Palestine in the Eye racconta il profondo impatto della morte di Hani Jawharieh per l'Unità cinematografica dell'OLP. Il film riflette sulla sua vita attraverso interviste alla famiglia, ai colleghi e alla sua stessa cinematografia, compreso il momento della sua morte mentre girava per l'Unità nel 1976. Sebbene il film sia stato successivamente attribuito a Mustafa Abu Ali, il metodo di lavoro dell'Unità era quello di descrivere tutti come un collettivo di "lavoratori", e lo vediamo nei titoli del film, che elencano collettivamente i nomi di tutti coloro che hanno partecipato come un collettivo non gerarchico. Attraverso questa riflessione su Jawharieh, ci viene offerta una comprensione del funzionamento dell'Unità Cinematografica Palestinese e delle sue connessioni internazionali.