Documenti originali e inediti, testuali, fotografici e sonori, e preziose immagini di importanti archivi nazionali e esteri, raccontano la vicenda dimenticata, ritrovata e clamorosa di Emma Carelli: diva assoluta del teatro d'opera, osannata in tutto il mondo nei primi del Novecento, e una delle prime donne manager italiane, direttrice del Teatro Costanzi (l'odierno Teatro dell'Opera di Roma) dal 1912 fino al 1926. Soprano acclamata in Italia, in Europa, fino in Sudamerica, riuscì a trionfare anche come impresaria in un ambiente dominato esclusivamente da uomini portando nel suo teatro, per la prima volta in Italia, Picasso, i Balletti russi e i Futuristi. Popolarissima e insieme innovatrice, carattere indomito, libera, emancipata, sin da giovane manifestò un'indole tale da farle tenere testa a colleghi più maturi, ai concorrenti degli altri Teatri, addirittura all'autorità massima e temuta del Maestro Arturo Toscanini.