Proclamato all'unanimità dal Senato come dittatore, Cesare annuncia la fine della guerra e proclama 5 giorni di festa e giochi per celebrare il trionfo. Pullo inizia a vedere un futuro con Irene. Voreno, con l'aiuto di Posca, aspira a diventare magistrato municipale. Ottaviano ritira Ottavia dal suo esilio auto-imposto e Servilia invita a casa sua Quinto Pompeo, lasciando sgomento Bruto.