A Gubbio arriva il mago Kaspar, un ciarlatano che è stato denunciato più volte per truffa e mai condannato. Una donna di mezza età si suicida nel suo appartamento lasciando aperto il gas, e due fratelli litigano perché uno di loro ha investito tutti i risparmi della famiglia per seguire le costose indicazioni di Kaspar, e l'altro lo ha picchiato perché l'investimento si è rivelato fallimentare. Il capitano Anceschi vorrebbe arrestare Kaspar ma non ha nessuna prova. Monica, una giovane parrocchiana di don Matteo, va a fare un controllo medico e scopre di essere malata di leucemia; la ragazza si isola da tutto e rifiuta il sostegno degli amici e di suo marito. Monica va dal mago Kaspar, il quale le dona uno dei suoi amuleti, impone le mani su di lei e recita delle frasi sconnesse. La donna va di nuovo a fare gli esami clinici, e la leucemia è completamente sparita. In città allora molti iniziano a credere che il mago Kaspar abbia davvero dei poteri magici; Monica inizia a trascorrere molto tempo con Kaspar e gli regala dei soldi. Tra i clienti del mago c'è anche Natalina, desiderosa di trovare un fidanzato. I Carabinieri sequestrano gli amuleti di Kaspar; don Matteo ricorda di averne visto uno nella casa della donna che si è suicidata.