È una bella giornata di sole e Pippi, dopo una sontuosa colazione con una torta alla panna, scova una conchiglia rovistando tra i cassetti del comò che, se immersa nell'acqua, rivela un fiore. Ella decide di trovargli un nome e finisce per inventare una parola nuova: spunk. Arrivano Tommy e Annika e, mentre i tre prendono un caffè, cercano di capire cosa possa essere uno spunk. Ipotizzando che possa trattarsi di un animale enorme e cattivo che spaventi persino il signor Nilsson, i tre amici si mettono all'opera e costruiscono una trappola per catturarne uno: sistemano dei secchi di vernice su delle assi sopra la porta d'ingresso così lo spunk, quando entrerà, si ritroverà sommerso di colore. Pippi, Tommy e Annika si recano in città per scoprire se lo spunk possa trovarsi lì. Dopo aver constatato che non è né una pianta né un animale si recano al negozio di dolciumi, ma senza ottenere una risposta. Il negozio successivo è una merceria, ma neanche lì il commesso sembra essere d'aiuto. Pippi pensa così di carpire informazioni da zia Prysselius, che abita in un condominio poco distante. Si arrampica sul muro e si affaccia alla finestra a testa in giù ma, invece di avere una risposta precisa dalla donna, la terrorizza. Mentre camminano per le vie della città Pippi sembra essere colta da un malore, così Tommy e Annika la portano dal dottore. Pippi gli afferma di avere lo spunk ma il medico, dopo averla visitata, la rassicura dicendole che è sana come un pesce. I tre tornano dunque a casa a mani vuote ma, proprio in quel momento, qualcuno cade nella trappola: è zia Prysselius, venuta a verificare che Pippi stesse bene. Mentre giocano in giardino Annika sta per pestare una bestiola. I tre non capiscono cosa possa essere, ma Pippi ha un'illuminazione e constata che sia lo spunk che cercavano da tanto. Finalmente, i tre amici scoprono dove si trovasse e, poco dopo, lo liberano facendolo volare via.