La polizia trova il cadavere di una donna, un giudice del tribunale di Vienna, sgozzata nel suo ufficio. Non ci sono testimoni, né indizi, e la squadra di Moser brancola nel buio. Poco dopo, viene rinvenuto il corpo di un'altra donna, un medico, uccisa nello stesso modo. Stockinger, deciso a risolvere questo caso prima di essere trasferito, inizia a cercare un legame tra i due omicidi. Scopre, infatti, che spesso la dottoressa faceva alcune perizie per il giudice. L'assassino, quindi, doveva essere un uomo che si voleva vendicare per una condanna emessa dalle due vittime. Intanto, dai risultati dell'autopsia si viene a sapere che l'omicida è mancino e l'arma del delitto è un rasoio. Così, controllando tutti i casi di condanna a cui le due donne avevano lavorato insieme, Moser risale a un possibile sospettato. L'uomo era stato giudicato per maltrattamenti alla figlia ed alla moglie, e per questo era stato diffidato dal vederle. Il problema è riuscire a trovarlo dato che, dopo la condanna, l'uomo aveva perso il lavoro e non aveva più un domicilio stabile. Anche la moglie si era trasferita per paura di qualche vendetta da parte del marito. L'unico indirizzo che la polizia riesce trovare è quello della madre di lei. Moser, Rex e Stockinger decidono di andare da lei per farle qualche domanda. Al loro arrivo, però, trovano la donna rinchiusa dentro al ripostiglio della casa, con una ferita alla testa. Dopo aver detto alla polizia che era stato il cognato a ridurla così, la donna prega Moser di andare subito all'asilo dove si trova la sua nipotina. L'uomo, infatti, è andato lì con l'intenzione di uccidere sia la figlia che la moglie, la quale, nel frattempo, era arrivata a scuola per prendere la piccola. Appena giunti all'asilo, Moser e Rex si rendono conto che c'è qualche cosa che non va. Infatti, l'assassino ha preso in ostaggio l'intera classe della figlia, inclusa la moglie, e la minaccia con un'ascia. Stockinger riesce a entrare nell'aula senza essere visto ma, quando sta per disarmarlo, l'uomo si gira e con un pugno lo butta a terra. Moser, vedendo il suo compagno in difficoltà, dà l'ordine a Rex di irrompere dalla finestra e di aggredire l'assassino. Il cane, come al solito, esegue il comando alla perfezione riuscendo a mettere tutti in salvo. La squadra, tornata in centrale, festeggia con dispiacere la partenza di Stockinger da Vienna.