Il Bangladesh è il secondo produttore di vestiti al mondo. Un primato conquistato grazie alle scarse condizioni di lavoro, agli stipendi bassi e alla sistematica oppressione delle libertà fondamentali dei milioni di persone impiegate dal settore tessile. Una situazione critica che il 24 Aprile 2013 portò alla morte di 1138 lavoratrici, schiacciate sotto le macerie di una fabbrica tessile collassata per la mancata manutenzione. A dieci anni da quella tragedia industriale, cosa è veramente cambiato? Oggi come vive chi produce i nostri vestiti? Siamo andati a Dhaka per capirlo.